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Sin dall'inizio della crisi economica, la Germania si è imposta come potenza guida dell'Europa. Per reazione a un presunto imperialismo tedesco, negli ultimi anni i media europei hanno paragonato la cancelliera Angela Merkel a Bismarck, e persino a Hitler. Tuttavia, la Germania di oggi è immensamente lontana dagli stereotipi che ne hanno accompagnato la storia tra XIX e XX secolo. Dopo settanta anni di tenace lotta contro il passato nazista, i tedeschi credono di aver imparato la lezione meglio di chiunque altro, e la loro massima aspirazione è la pace. In questa combinazione di protagonismo nel campo economico e contemporanea rinuncia a imporsi come potenza militare, la Germania è un caso unico nel palcoscenico delle relazioni internazionali. E quindi, perché si parla sempre più frequentemente e con sempre maggiore preoccupazione di un'"Europa tedesca" destinata a caratterizzare il XXI secolo? Hans Kundnani spiega come la Germania è arrivata dove è adesso e dove potrebbe andare in futuro, indagandone identità nazionale e politica estera attraverso una serie di spunti interpretativi paradossali: continuità e cambiamento, 'normalità' ed 'eccezionalità', economia e politica, Europa e mondo. Prefazione di Lucio Caracciolo.